domenica 1 maggio 2011

"Non sei il vento e non puoi quindi spostare le nuvole, ma le tue gambe ti permetteranno comunque di rincorrerle"

Tempo fa una mia amica ha cominciato ad esortarmi a fare con lei, sua sorella ed un'altra nostra amica un gruppo per il cosplay di Saiyuki.
Non so se lo avete presente, la prima serie di questo anime è andata in onda su MTV quando andavo alle medie e tratta, la faccio brevissima, di quattro ragazzi in viaggio verso Ovest, dove hanno il compito di scoprire la causa di un'anomalia presente nel loro mondo, per la quale pare che i demoni impazziscanono e, insomma, umani e demoni già molto d'accordo tra loro non vanno...

Aspettate! Sarò discontinua e frammentaria in questo post, è come se me lo fossi ripromessa! Torniamo indietro con il racconto!

Dicevo, all'inizio ho detto sì all'iniziativa di questa mia amica, più che altro giusto per fare qualcosa di diverso dal solito e per onorare i vecchi tempi, ma sinceramente non mi sentivo più legata all'opera come una volta. Finchè un giorno sono andata letteralmente in berserk e ho cercato di apprenderne e rileggerne il più possibile su Saiyuki.
Una compagna di università mi ha prestato i dvd della prima serie e devo dire che le animazioni hanno tutto un suo dire. Giocano moltissimo su gli effetti video, probabilmente per compensare la staticità dei disegni in alcune scene e per dare più pathos ai dialoghi. Devo dire che queste scelte stilistiche su un anime non le ho mai viste e secondo me dovrebbe essere guardato anche solo per quello, ha dei tagli, dei montaggi, degli effetti di colore che sembrano quelli di alcuni film basati sulle graphic novel americane che emulano lo stile dei fumetti nell'impostazione della scena. Come ad esempio non so', The Spirit o Cin City. Insomma nonostante sia un'animazione a buon mercato è molto bella e ha un doppiaggio italiano sublime, tanto che lo preferisco cento volte a quello giapponese, ma può anche essere che io lo trovi tanto azzeccato perchè ci sono rimasta affezionata, ciò non toglie che sia però un esempio di doppiaggio fatto come si deve. Le serie dopo non le hanno mai trasmesse in Italia ma ho provato a guardarle e non mi prendono molto, in quanto hanno cambiato casa di produzione per l'anime e hanno una resa purtroppo molto più classica ed ordinaria, ciò non toglie che magari in un futuro le visionerò ma per ora ho altri progetti ed impegni.
Insomma, tornano a noi, da quello sono proprio scoppiata e sono andata in giro su Ebay annunci come una disperata a cercare tutti i numeri del manga finora usciti in Italia e per adesso sono contenta così essendo riuscita a metà nell'intento.
Tornando alla trama di questo manga, sì, può parere la solita trama giappofila banale con i demoni e controdemoni, ma ciò che la rende speciale è tutto ciò che ci sta in mezzo, gli arricchimenti che ci regala la mangaka e il suo stile di disegno che secondo me è senza euguali ma che capisco possa piacere come non piacere, però certamente non si può dire che non sia uno stile maturo e raffinatissimo. Poi non amo molto i disegni manga tradizionali o comunque non vado pazza per quello stile di disegno trito e ritrito, guardo con molto piacere i mangaka che sanno differenziarsi e non è detto che per farlo sia necessario avere uno stile maturo e complesso, molti hanno tratti molto semplici ed essenziali ma trovano comunque un loro personale marchio di fabbrica nel disegno.
Insomma, è una chicca per gli amanti e non del genere. Chiunque apprezzi le trame ben costruite e che lasciano dentro qualcosa deve leggerlo e sono molto triste perchè discutendone in giro vedo che molte persone lo ripudiano a priori bollandolo come un fumetto "fatto solo per generare dello yaoi". Io non la vedo così. Credo che l'autrice, Kazuya Minekura, ami davvero il suo lavoro e soprattutto ami disegnare, specie vedo che si concentra molto sull'anatomia dei corpi e li dettaglia in maniera davvero squisita. Credo che questo, unito al fatto che comunque i suoi personaggi sono sempre in qualche modo carichi di sentimento (mai mal giustificato) e abbiano relazioni incisive tra loro, generi questo pensiero. Inoltre non penso che la Minekura non alimenti la questione ma penso che sia normale tirare un po' la corda con qualche tavola dal significato ambiguo, anche ricollego comunque il fatto alla sua estrema passione per il disegno che penso giustifichi la cosa. Solitamemte sono tavole apposta per introdurre i capitoli o comunque che non hanno senso con la storia. Insomma non si deve giudicare un libro dalla copertina, lo dicono tutti, per una volta rispettate questo detto.

Vorrei prolungarmi all'infinito ma non posso. Volevo concludere parlandovi del blog di CodeVeronica:
La ragazza che lo gestisce è una devotissima ammiratrice della Minekura e da più di quattro anni pubblica le più disparate informazioni su questa splendida autrice (sulla quale non voglio dilungarmi, perchè avrei da dire moltissime cose e magari un giorno lo farò) e sono rimasta molto colpita dall'amore e la dedizione con cui tiene in costante aggiornamento il blog. Una persona normale dopo un po' cadrebbe nell'apatia più totale, si vede che invece lei è spinta davvero da una grossa passione. Vorrei diventare una blogger seria come lei e come tante altre un giorno.


Garnier Bioactive

La moda dell'ecobio impazza anche sugli scaffali del supermercato e io (come al solito) arrivo sull'argomento in ritardo.
Anche la Garnier ha lanciato da un po' di tempo la sua linea naturale sul mercato e devo dire che per ora quello che ho visto e provato non è male. I prezzi sono, per modo di dire “contenuti”, nel senso che hanno né più e né meno che gli stessi prezzi degli altri suoi prodotti e di molti altri come l'Orèal, Nivea, Venus e tutte le altre brand da supermercato. Con questo non dico che siano prezzi economici, perchè per me dei prodotti da supermercato non dovrebbero avere un costo di quattro, cinque o sei euro, però nel caso di questa linea credo che siano somme spendibili, in quanto almeno ci troviamo di fronte ad un inci decente, non alla solita accozzaglia di roba chimica e aggressiva (per lo meno lo è per me).

Introduzione a parte, della linea ho preso lo struccante occhi. Sapete quelle boccettine con all'interno del liquido acquoso, che hanno la stessa consistenza ed odore dei tonici, che si applicano inumidendo di prodotto il cotone e sfregandolo attorno a gli occhi, pena un bruciore ed un gonfiore da paura? Ecco, a me quei prodotti fanno quell'effetto ed odio i detergenti, dunque mi sono sempre arresa ad usare per lo più le salviette struccanti, che come saprete costano un casino se confrontati in relazione a quante salviette ci sono nelle confezioni e al fatto che per tipo 5x7 cm di fazzoletto se ne usa giusto metà, se non solo gli angoli quando si è soliti truccarsi poco.
Per questo ho sempre trovato lo struccante occhi ottimale ed economico, solo che la formulazione è solitamente sgradevole ed aggressiva. Invece in questo caso mi trovo molto bene e lo consiglio, anche perchè di solito prodotti del genere se provengono da negozi erboristici hanno costi spropositati e l'unica chance è comprarli online, ma in quel caso è vantaggioso solo se si fa spesa grossa e comunque non tutti sono portati allo shopping online.
Per quanto riguarda invece il packaging è simile ai tanti della Garnier, però devo dire che non è malaccio e lo trovo molto delicato e piacevole.
Il costo non ricordo quale sia, ma credo si aggiri tra i 3,99 o 4,99 euro anche se credo e spero sia 3,99!