mercoledì 16 febbraio 2011

Quando il gioco via internet diventa una rivoluzione urbana

Ho scoperto un gioco finalmente diverso dal solito, che permette un'interazione vera tra gli altri giocatori ed il mondo esterno, con il quale ci si può divertire davvero.
Si chiama CriticalCity Upload e pur essendo un gioco "sviluppatosi" su internet ciò che si fa è tutt'altro che virtuale.
Nel gergo è un "pervasive game" e non chiedetemi con precisione cosa voglia dire, non conosco bene queste nozioni e non mi piace catalogare troppo. Comunque sia lo scopo del gioco sarebbe svolgere delle "istruzioni", ovvero delle richieste. Potrebbero essere paragonate alle quest dei giochi online, con la differenza che si fanno nella realtà.
Ogni istruzione da dei punti, con i quali si sbloccano i livelli successivi. Al raggiungimento di un nuovo livello si sbloccano altre istruzioni e così via. Ovviamente il tutto non si ferma al solo punteggio dato dalle istruzioni, i punti possono incrementare con il voto degli altri utenti. Una volta raggiunto il settimo livello arriverà a casa la "scatola inversa", cosa ci sia dentro è un mistero, solo a chi è arrivata a casa lo sa ed i giocatori veterani non sono certo disposti a condividere il loro segreto.
Ma secondo me la cosa migliore del gioco è data dall'interazione che si sviluppa tra i giocatori. Infatti spesso si possono fare missioni assieme e, anzi, molte istruzioni impongono di svolgere un'azione che metta di mezzo un altro malcapitato utente di Upload. Ovviamente non è sempre così intuitivo capire l'ubicazione degli altri giocatori, dunque è stato inventato il sistema dei nodi. Cos'è un nodo? Un nodo si crea qual'ora si siano svolte tre esecuzioni nell'arco di 50 mt. La creazione di un nodo comporta la nascita di un nuovo "fulcro" di gioco, in quanto non solo il nodo, per un breve lasso di tempo, da l'opportunità di prendere il doppio dei punti, ma esistono molte istruzioni legate ai nodi e dunque più se ne creano e più si avrà l'opportunità di avere "a portata di mano" un nodo di un'altro giocatore. In base ai nodi si creano veri e propri gruppi collaborativi, per dar vita a quelle che sono poi le istruzioni più difficilotte da fare da soli (riuscireste mai ad inscenare una finta manifestazione pubblica tutti soli e soletti?).
Non voglio dire altro, anzi, una sola cosa: Giocateci! Io lo faccio perchè spero di "sbloccare" un po' la mia timidezza, la mia paura a mettermi in mostra (ed in gioco) e per riuscire un po' a dare modo di sfoderare della creatività in maniera divertente.
Tra i giocatori presenti ho scoperto esserci una ragazza della mia stessa università (la NABA, fa design serale) e due dell'Accademia di Santa Giulia dove va il mio caro Davide, il quale spero stia leggendo questo post :P
Molti ragazzi a cui ho parlato di questo gioco mi dicono di non poterlo fare perchè "non hanno tempo". Secondo me è un modo per giustificare la propria pigrizia o il proprio timore a fare qualcosa di diverso. Perchè non è che si debba "avere tempo" per fare un gioco del genere, bensì si "impiega diversamente" il proprio tempo. Chessò invece di uscire per dello shopping, per l'aperitivo, invece di chattare su facebook, di stare a casa a disegnare, si possono benissimo fare queste cose. Diciamo che da' una "traccia sul dafarsi" e secondo me è molto utile questa cosa, perchè rompe in qualche modo la monotonia avere degli scopi che però non opprimono. Trovo si facciano per questo con più piacere.
Bene, direi che la mia recensione-pubblicità sia finita, ho solo un'ultima cosa da dichiarare: GIOCATECI!

martedì 15 febbraio 2011

Acquisti di makeup a Londra

Ebbene sì, l'altro fine settimana sono stata a Londra. Il motivo principale della mia partenza (tra l'altro molto azzardata, visto che è stata in pieno periodo di esami) è a suo modo ben giustificabile e forse ne parlerò prossimamente.
Comunque sia ne aprofitto per introdurre quello che è uno dei miei principali interessi e di cui penso parlerò molto approfonditamente qui sul blog: il makeup.
Sinceramente, avendo un budget ridotto e non lavorando, sono una che non se la sente di spendere cifre pazzesche per prodotti di bellezza, a meno, al massimo, non siano fondotinta o creme, o comunque prodotti usati quotidianamente e su l'intero viso. Per questo motivo i miei acquisti a Londra sono stati abbastanza economici e abbordabili per tutti. Spero la mia recensione vi sia utile sia per quando andrete mai in Inghilterra o anche solo per ponderare su qualche ascquito online!

Io sono andata a fare shopping da Boots e nei Superdrug, che si trovano un po' ovunque per tutta Londra e per l'Inghilterra in generale (nel caso il vostro soggiorno non sia nella capitale!)
  • Boots ecco qui il sito, in alto a destra c'è lo Store Locator per vedere dove sono i vari negozi, per il resto c'è una più o meno ampia gamma di tutto quello che ci potrebbe essere negli store.
  • Superdrug invece ha lo Store Finder in alto al centro. Anche qui generalmente i prodotti elencati sono gli stessi degli store, ma ho notato che a differenza di Boots i prodotti variano molto da store a store.  

    Personalmente mi sono trovata bene nei negozi presenti alla fermata di Bayswater, che praticamente erano vicini al mio albergo e per di più uno store di fianco all'altro. Insomma, una pacchia.
    Comunque sia vi recensirò prodotto per prodotto ciò che ho preso più avanti nei post, dividendoli per marche.
    La prima marca cosmetica di cui voglio parlarvi è la super low cost MUA (MakeUp Academy). La potete trovare nei Superdrug e tutti i suoi prodotti vengono una sola sterlina. Ho provato a prendere gli ombretti della marca perchè lì recensì tempo fa GDFMakeup parlandone molto bene e mi aveva incuriosita. In effetti i colori sono stupendi e pure il rapporto qualità\prezzo è ottimo, infatti ho fatto man bassa prendendone non pochi.
Qui in seguito metto gli swatches dei colori che ho comprato, tutti per lo più sui toni del verde e del viola.
In ordine da sinistra a destra:
Pearl Eyeshadow Shade 7 - Peral Eyeshadow Shade 8 - Peral Eyeshadow Shade 6 - Peral Eyeshadow Shade 5
Questi sono gli swatches dei colori sul verde, devo dire che sono molto pigmentati, shimmer (quasi metallici!) e durano pure molto. Li trovo tutti stupendi e non ho proprio nulla di negativo da esprimere. Forse l'unica cosa è che il packaging delle confezioni mi da l'aria d'essere molto esile, ma è normale visti i costi.
Degli ombretti con i toni viola ho preso anche un pigmentino lilla e devo dire che in questo caso sulla confezione non ho molto da dire e pure il pigmento è molto vivave e cangiante, da un effetto stupendo.
In ordine da sinistra a destra:
Pearl Eyeshadow Shade 13 - Pearl Eyeshadow Shade 9 -  Matte Eyeshadow Shade 18 - Pearl Eyeshadow 4 - Eyedust Shade 2 
L'unica pecca è che i viola sono colori di ombretti con una difficile e variabile pigmentazione, almeno per me. Virano sempre o al blu o al rosa, lasciano brutti aloni, sono spenti, ecc. Non è il caso di questi ombretti devo dire, che mi hanno tutti piacevolmente sorpresa, soprattutto lo Shade 9 ha degli effetti di luce meravigliosi che non ho mai visto nemmeno in un ombretto MAC. Fotografata la cialdina sembra blu e infatti è un viola con dei bellissimi riflessi cangianti blu. Invece quello più prugna (lo Shade 13) pur essendo anch'esso molto particolare ha però il difetto di essere un po' polveroso e spento una volta applicato, ma si può risolvere il problema bagnando il pennello.
Della MUA ho preso anche altri due ombretti, ma essendo dei colori abbastanza banali (un bianco shimmer ed  un bronzo cangiante) ho preferito lasciarli stare, invece trovavo interessante recensire questi colori. In definitiva li consiglio tutti, sia per il prezzo che per la resa finale.